Fantastico 4° posto del VII Cron all’IMART 2017.
Ma al di là del risultato c’è la soddisfazione del gruppo azzurro per aver giocato con il vero spirito di queste competizioni con tutti gli avversari.
SETTIMO TORiNESE Si conclude con un quarto posto il modiale della Nazionale Italiana Rugby di Mixed Ability.
Usciamo a testa alta sapendo di aver giocato con il vero spirito Mixed Ability ogni partita sia con avversari più forti che con avversari più deboli, questa per noi è la vera vittoria. Ci vediamo tra due anni.
Questo il pensiero della comitiva azzurra al rientro dalla spedizione in Spagna, composta da giocatori del CRon Chivasso Rugby Onlus e del Settimo Rugby.
Mixed Italia rugby adventure
Dodici le formazioni al nastro di partenza, suddivise in quattro gironi da tre.
Gruppo A: Bumble Beed (Inghilterra), Pumpas (Argentina) e Scotland National (Scozia);
Gruppo B: Letchworth (Inghilterra), Settimo Cron Rugby (Italia) e Gaztedi (Spagna);
Gruppo C: Shrophire (Inghilterra), Clan Tri (Spagna) e Sunday’s Well Rebel (Irlanda);
Gruppo D: Club Auvergne (Francia), Swansea Gladiator (Santa Lucia – Piccole Antille) e Pumpas XV (Argentina).
Si parte con la partita d’esordio e con l’emozione che il match di apertura porta in sè. L’atmosfera è elettrica sia per chi tornava al mondiale per la seconda volta, sia per chi entrava in campo per la prima volta; Nel 2015 si era giocato in Inghilterra, a Bradford, e gli azzurri si erano classificati al terzo posto.
A qualcuno mancava il fiato, qualcuno non voleva neanche saperne di scendere in campo, Ma quando si è lì tutti insieme passa la paura e si gioca. Si gioca sul serio, i Bravehearts iniziano la partita mettendola sul piano fisico, ma azione dopo azione i nostri fanno capire che in questo sport non è la fisicità a fare la differenza, ma la voglia di divertirsi e stare insieme. Lo spirito mixed ability non è far vincere il più forte ma dare spazio a tutti, anche i più deboli. Come sempre azione dopo azione e metro dopo metro le mete e le trasformazioni che ci hanno portato alla vittoria di 29 a 27, tutte bellissime e fondamentali.
E così, inizia nel migliore di modi il torneo, effetto, forse, anche degli auguri alla vigilia del capitano del Benetton Rugby, Dean Budd. Da lì in poi, il percorso che ha portato gli azzurri ad aggiudicarsi il quarto posto finale.
Ma cosa significa mixed ability?
Il modello mixed ability incoraggia l’inclusione sociale atteaverso la creazione e la diffusione di squadre nelle quali sono coinvolti giocatori con ogni tipo di abilità insieme a compagni, volontari e allenatori che fungono da facilitatori. Il modello si differenzia da quello paraolimpico partendo dall’assunto base per cui chiunque, in qualche fase della propria esistenza, può esperire una forma di disabilità. Gli sport mixed ability non sono sport adattati ne sport speciali. Sono sport per tutti. La filosofia di base trae isspirazione da un modello sociale di disabilità che rifiuta la classificazione in diversi gradi, categorie e tipologie che separano le attività dei disabili dai cosiddetti normodotati.
Noi crediamo che ciò porti a focalizzare l’attenzione su ciò che le persone non possono fare . L’enfasi che lo Sport Mixed Ability mette nelle proprie prassi è posta invece sull’inclusione di tutti i giocatori! La facilitazione supporta tutti, include tutti e diffonde buone pratiche sia dentro che fuori dal campo. Per questo motivo il rugby a XV, a contatto pieno, senza sistemi identificativi o classificazioni di abilità, giocato con le stesse regole di gioco stabilite da Word Rugby, ed è un movimento in forte espansione.