Grande festa in carcere

Grande festa del Rugby senza barriere                                                                                                                                                                                         

In un freddissimo pomeriggio di dicembre si è svolta, all’interno Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, una partita di rugby molto interessante. Le due squadre, La Drola composta esclusivamente da ragazzi ospiti del centro detentivo e il VII CRON Chivasso Rugby composta da giocatori più o meno abili.

La delegazione del CRON, composta era composta da una trentina di persone tra giocatori, dirigenti e sostenitori. Si sono incontrati davanti ai cancelli della casa circondariale nel primo pomeriggio per espletare le procedure necessarie per entrare all’interno del penitenziario e dopo una “lunga e insolita passeggiata” lungo le mura di cinta, ha raggiunto un campo in erba… hem, si cioè definirlo di terra e ghiaccio sarebbe più corretto.

Ma i giocatori di rugby sono abituati ai terreni più complicati e certamente non si fanno problemi a giocare ovunque, l’importante è giocare. Questa poi è una delle partite più sentite ed emozionanti della breve carriera dei nostri giocatori.

Dopo una breve presentazione delle due squadre, sguardi timidi e strette di mano calorose, si passa al rito della preparazione e della distribuzione delle maglie da gara da parte del Capitano.

Soli dieci minuti di riscaldamento, il sole cominciava a calare velocemente portando lunghe ombre sul campo da gioco sprovvisto di illuminazione artificiale, poi l’arbitro ufficiale designato dalla Federazione ha dato il via alla grande festa. Sì perchè al di là dell’aspetto agonistico, che vi assicuro è stato presente per tutto l’incontro, si è svolta una vera e propria festa, sia in campo che sugli spalti dove pochi ed infreddoliti spettatori hanno sostenuto entrambe le squadre con grande entusiasmo e insolito calore.

La partita è stata combattuta, senza grandi esclusioni di colpi, ma tutto nel massimo della correttezza e della regolarità. La partita, della durata di 80 minuti, ha visto dei vincitori materiali nei giocatori in divisa rossa de La Drola e dei vincitori morali, tutti quanti.

Nell’ultimo quarto di partita si è assistito ad un evento un po’ particolare per tutti (ma non per noi del CRON ormai abituati a questo tipo di richieste), alcuni giocatori de La Drola hanno richiesto di poter indossare la “Gloriosa maglia del Santorre di Santarosa” (indossata per l’occasione dal VII CRON Chivasso rugby in onore dell’allenatore de La Drola Mattia Basile) per poter giocare nella nostra squadra “particolare” assieme ai nostri ragazzi “super-dotati”. Altrettanto hanno fatto alcuni giocatori del VII CRON indossando la maglia rossa de La Drola. La festa poi è continuata fuori dal campo, nell’area ricreazione del penitenziario dove è stato consumato un Terzo Tempo particolarmente ricco di solidarietà, chiacchiere, esperienze e tante tante domande. Il momento più triste della giornata si è poi svolto durante i saluti, dove abbracci e promesse di nuovi incontri hanno lasciato spazio ai doverosi commiati. Il pensiero è poi corso più volte a quei ragazzi,  che con la tristezza negli occhi, ci hanno visto prendere la direzione opposta alla loro, quella di casa.

Nei giorni seguenti  ci siamo confrontati spesso tra di noi, raccontandoci di botte, risate, freddo e sudore, ma soprattutto della grande esperienza e della grande opportunità che ci è stata donata dagli amici de La Drola. Esperienza unica, che ci ha toccato nel profondo e che, con l’aiuto di Mattia Basile ( a cui va il nostro sentito ringraziamento) cercheremo di ripetere presto.

Un grande ringraziamento va a tutto il personale della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, per averci permesso di svolgere con grande serenità la nostra partita di rugby oltre le sbarre ed oltre qualsiasi tipo di muro, che sia esso di cemento o di pregiudizio sociale.

 

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