Chivasso Rugby Onlus

IMART 2017, il Mondiale Mixed Ability rugby visto dai giocatori che lo hanno vissuto:

 

Articolo di Stefania Bianco (la Stefy)

Vittoria Gasteiz non me la dimenticherò mai, resterà per sempre nel mio cuore.

Per me era la prima volta che partecipavo ad un Mondiale, infatti mi sono divertita tantissimo.

E’ stata una bella esperienza e poi il rugby mi ha fatto capire che anche se sei di un altro paese, sarai sempre il benvenuto perché è come se fosse una grande famiglia.

Ho giocato in diverse partite in Spagna, erano squadre miste che significa che c’erano sia maschi che femmine, ed io e Alice eravamo le uniche Italiane.

C’erano ragazzi e ragazze Inglesi, Spagnoli e Argentini.

Prima non osavo andare a giocare, ma poi mia mamma mi ha convinta, diciamo obbligata.

E’ stato bellissimo! Comunque anche se non parli la loro lingua puoi ricorrere ai gesti e loro ti capiranno lo stesso.

Una cosa mi è piaciuta tanto è dormire tutti insieme: cioè le femmine in una camerata e i maschi in un’altra.

Il mio compleanno è stato bellissimo, non me lo aspettavo di essere festeggiata così.

C’è una cosa che mi ha cambiato un po’, ma solo un po’: di non vergognarmi mai e di non sentirmi mai in difetto e chiedere sempre aiuto “solo ai miei compagni o ai miei genitori”.

Una cosa che volevo aggiungere è di non arrendersi mai e di lottare sempre sia fuori che dentro il campo!

L’ho capito solo adesso, dopo il viaggio con voi, perché comunque dove ti giri c’è sempre qualcuno che è tuo amico, nel rugby ho imparato anche che bisogna fidarsi sempre del tuo compagno! Come una volta mi ha spiegato Roberto.

Alla fine vi dico una cosa, giocate a rugby perché vi divertite e state bene.

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